Il fascicolo Vannacci sul tavolo dei Patrioti Lunedì a Strasburgo

Bruxelles – I Patrioti per l’Europa discuteranno il caso Vannacci, ovvero la sua nomina alla vicepresidenza del gruppo che sta imbarazzando il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, nella riunione di Strasburgo lunedì alle cinque del pomeriggio.

Non è chiaro se l’ex generale Roberto Vannacci sarà sostituito come sembra chiedere l’azionista di maggioranza della nuova formazione, il Rassemblement National: «Decideremo nella prossima riunione di lunedì, quindi non posso dirvi nulla», ha detto ieri il portavoce del gruppo, escludendo spaccature interne. «Non c’è alcuna divisione. È un nuovo gruppo e prenderemo tutte le decisioni a tempo debito».

Il deputato di RN Jean-Philippe Tanguy, all’Assemblea nazionale a Parigi, aveva fatto scoppiare il caso dicendo all’agenzia di stampa Afp che il suo partito si oppone alla nomina di Vannacci e che la Lega dovrebbe scegliere un nuovo candidato. Una fonte del RN al Parlamento europeo giovedì aveva confermato al Corriere che il gruppo avrebbe dovuto «decidere la condotta in questa situazione il prima possibile» perché «le dichiarazioni di Vannacci sono problematiche». Eppure lunedì scorso la nomina dei vertici del gruppo, dal presidente Bardella ai 7 vicepresidenti, incluso Vannacci, era avvenuta per acclamazione con l’ampio consenso di tutti i partiti della nuova formazione lanciata dal premier ungherese Orbán. Il capodelegazione di RN a Strasburgo, Jean-Paul Garraud, ha spiegato ieri al sito Euractiv che «solo all’ultimo momento, durante la riunione costitutiva di lunedì, la Lega ha comunicato il nome del vicepresidente italiano». Ma già prima delle Europee Bardella era stato critico verso le posizioni «omofobe» dell’ex generale: «Non ero a conoscenza dei suoi commenti, non li condivido e li condanno».

Author: Giuseppe Iuliano